Vitalizi Consiglio regionale, i parlamentari del M5S: “Bene abrogazione legge 5/2020, ora approvate la nostra sul taglio dei privilegi”

movimento5stellebandiera«Dopo l'ondata di indignazione popolare e la figuraccia rimediata a livello nazionale il Consiglio regionale della Calabria, guidato dal presidente Domenico Tallini, è stato costretto ieri, a fare dietrofront sulla legge 5/2020, approvata in 100 secondi netti, pochi giorni fa, che estendeva il vitalizio ai consiglieri decaduti dal mandato. Messi all'angolo dall'opinione pubblica i componenti dell'Assemblea hanno proceduto, con non poco imbarazzo, alla sua abrogazione.

Una marcia indietro necessaria per lavarsi la coscienza e salvare la faccia, ma non ancora sufficiente per ridimensionare i costi della politica. Obiettivo, quest'ultimo, che può essere perseguito solo approvando la nostra proposta di legge di iniziativa popolare "Taglio privilegi", sottoscritta da oltre 5000 cittadini calabresi e la cui discussione non è stata mai calendarizzata, come previsto dallo statuto e da una legge regionale».
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Così in una nota i parlamentari del Movimento 5 Stelle sullo scandalo della norma pro vitalizio alla Regione, che spiegano: «La spesa annuale della politica regionale continua ad essere alta. Basti pensare che il Consiglio regionale calabrese costa quasi quanto quello della Regione Lombardia che ha, però, il doppio dei consiglieri, cinque volte la popolazione della Calabria e un reddito pro capite di gran lunga superiore al nostro. A pesare sui costi degli organi regionali, vi sono, inoltre, lo stipendio mensile di 5.100 euro e i rimborsi netti di circa 7 mila euro mensili attribuiti a ogni consigliere, nonché le spese dei gruppi consiliari. In più, giova qui ricordare che la carica di "governatore" della Regione Calabria è la più remunerata d'Italia. Dati che stridono col primato negativo di regione più povera del Paese».

«Agli inquilini di Palazzo Campanella -concludono i portavoce 5 Stelle - non resta, quindi, che sposare la nostra proposta di legge "Taglio privilegi" per dare una reale e significativa sforbiciata ai costi della politica perseguendo così un risparmio di 3 milioni di euro a legislatura».