"Desidero vivere in pace con me stessa". Una mattina normale nell'ordinaria follia

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Buondì, stamattina mi sono svegliata molto presto. Non riuscivo a dormire. Allora, ho iniziato a impastare il pane con il lievito madre che avevo preparato anzitempo. Non sono sicura che il mio forno elettrico funzioni ancora perfettamente, ma intanto preparo ugualmente le piccole pagnotte.

Rifletto su come nonostante intorno a me ci sia il caos, riesco a fare tante cose in buon ordine. Penso alla superficialità del mondo moderno, ma anche alla forza di volontà che pervade le persone in difficoltà e nei momenti tragici dell'esistenza. Questa mattina ho deciso di fare il pane, ma in un giorno qualsiasi è fuori dall'emergenza, mi sarei dedicata al giardinaggio che avrebbe liberato la mia mente come in una dolce ninnananna.

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Lontana da questi brutti giorni, via dalla disperazione che mi attanaglia, distante dalla rabbia che mi opprime, dalla paura che mi paralizza e da tutto ciò che non mi fa stare in pace. Non sono arrabbiata ma stanca. Sento che il mio corpo non è più lo stesso. Il tempo passa inesorabilmente e mi accorgo di quante volte ho nuotato controcorrente nella mia vita. Occorre forza e rabbia per non mollare mai, ma inizio a sentire tutta la fatica della lotta quotidiana. Si potrebbe morire in ogni momento, quindi, non voglio più rabbia addosso, ma desidero vivere in pace con me stessa e basta. Penso che dovrebbero farlo pure gli altri e cercare la pace in ogni giorno che verrà. Ciò non vuol dire diventare egoisti o infilare la testa sotto la sabbia, ma semplicemente ritrovare un po' di serenità.

di Assunta Barbieri

(01/04/2020)